Impiego ed efficacia della chemioterapia neoadiuvante nel trattamento del carcinoma ovarico
Nel 2010, uno studio clinico randomizzato ha dimostrato una sopravvivenza non-inferiore per i pazienti con tumore ovarico avanzato che sono stati trattati con chemioterapia neoadiuvante ( NACT ) rispetto alla chirurgia citoriduttiva primaria ( PCS ).
E’ stato esaminato l’impiego e l'efficacia della chemioterapia neoadiuvante nella pratica clinica.
In uno studio osservazionale multicentrico, 1.538 donne con cancro alle ovaie in fase da IIIC a IV sono state trattate in 6 Centri oncologici designati dal National Cancer Institute ( NCI ).
È stato preso in esame l'uso della chemioterapia neoadiuvante nelle pazienti diagnosticate tra il 2003 e il 2012 ( n=1.538 ), e i dati di sopravvivenza globale, morbilità e malattia residua postoperatoria sono stati confrontati con un campione di pazienti abbinate per punteggio di propensione ( n=594 ).
L’uso della chemioterapia neoadiuvante è aumentato dal 16% nel 2003-2010 al 34% nel corso del 2011-2012 nella malattia di fase IIIC ( P trend minore di 0.001 ) e dal 41% al 62% nella malattia in stadio IV ( P trend minore di 0.001 ).
L'adozione della chemioterapia neoadiuvante è variata in base al Centro, dall'8% al 30% per malattia in stadio IIIC ( P minore di 0.001 ) e dal 27% al 61% ( P=0.007 ) per malattia in stadio IV durante questo periodo di tempo.
Nel campione abbinato, la chemioterapia neoadiuvante è risultata associata alla sopravvivenza globale più breve nella malattia in stadio IIIC ( sopravvivenza mediana globale: 33 vs 43 mesi; hazard ratio, HR=1.40 ) rispetto a chirurgia citoriduttiva primaria, ma non nella malattia in stadio IV ( sopravvivenza mediana globale: 31 vs 36 mesi; HR=1.16 ).
Le pazienti con malattia di stadio IIIC e IV che hanno ricevuto chemioterapia neoadiuvante hanno avuto meno probabilità di avere malattia post-operatoria residua superiore o uguale a 1 centimetro, ricovero in terapia intensiva, o riospedalizzazione ( tutti P minore o uguale a 0.04 ), rispetto a quelle che hanno ricevuto un trattamento chirurgico.
Tuttavia, tra le donne con malattia in stadio IIIC che hanno raggiunto malattia microscopica o malattia residua post-operatoria uguale o inferiore a 1 centimetro, la chemioterapia neoadiuvante è risultata associata a ridotta sopravvivenza globale ( HR=1.49; P=0.04 ).
In conclusione, l'uso della chemioterapia neoadiuvante è aumentato in modo significativo tra il 2003 e il 2012.
In questo studio osservazionale, la chirurgia citoriduttiva primaria è stata associata a un aumento della sopravvivenza con malattia in fase IIIC, ma non in stadio IV.
Gli studi futuri dovrebbero prendere in considerazione in modo prospettico l'efficacia della chemioterapia neoadiuvante in base all’estensione della malattia residua nei pazienti non-selezionati. ( Xagena2016 )
Meyer LA et al, J Clin Oncol 2016; 34: 3854-3863
Onco2016 Gyne2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...
La regressione patologica linfonodale dopo chemioterapia neoadiuvante predice la recidiva e la sopravvivenza nell'adenocarcinoma esofageo
Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...
Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nei pazienti cinesi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...
Camrelizumab più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nel setting neoadiuvante nei pazienti cinesi con cancro al polmone non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab più chemioterapia nel setting neoadiuvante per il tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in...
Risposta patologica completa e prognosi individuale del paziente dopo chemioterapia neoadiuvante più terapia anti-HER2 nel tumore alla mammella in fase iniziale HER2-positivo
Il raggiungimento della risposta patologica completa ( pCR ) è fortemente prognostico per la sopravvivenza libera da eventi ( EFS...
Associazione della chemioterapia adiuvante nei pazienti con adenocarcinoma pancreatico resecato dopo chemioterapia neoadiuvante multiagente
Il numero totale di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico ( PDAC ) che ricevono la chemioterapia neoadiuvante ( NAC )...
Valutazione di un test genomico nei pazienti con tumore mammario ERBB2+ dopo chemioterapia neoadiuvante a base di Trastuzumab con o senza Pertuzumab
Sono necessari biomarcatori per guidare l'uso di Pertuzumab ( Perjeta ) nel trattamento del tumore mammario positivo a ERBB2 (...
La FDA ha approvato Opdivo associato a chemioterapia come trattamento neoadiuvante i per pazienti adulti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile, indipendentemente dallo stato di PD-L1
La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato Opdivo ( Nivolumab ) 360 mg ( iniezione per...
Nivolumab neoadiuvante più chemioterapia nel tumore al polmone resecabile
La chemioterapia neoadiuvante o adiuvante conferisce un modesto beneficio rispetto alla sola chirurgia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule...
Abemaciclib adiuvante più terapia endocrina nelle pazienti con tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio che hanno ricevuto chemioterapia neoadiuvante: analisi dello studio monarchE
Le pazienti selezionate per ricevere la chemioterapia neoadiuvante ( NAC ) sono solitamente quelle a più alto rischio di recidiva...